è giunta l’ora amiche, amici cari, ormai di vendemmiar
si inzia con il verdino del trebbiano e l’oro della malvasia per fare il Vin Santo del Chianti
ieri dalla mattina la vinsantaia si risveglia dopo un anno di attesa, iniziano i lavori per riassettare
e preparare l’arrivo delle uve che staranno ad appassire sulle stuoie di canniccio ed appese fino a dicembre inoltrato
quando saranno pronte per esser diraspate a mano e poi pigiate.
Operativi ore 15:00 si iniziano a tagliare i primi grappoli.
Il vinsanto è la pazienza, è l’amore per la tradizione toscana, è lo sloow wine per antonomasia,
si scelgono i gappoli migliori tagliandoli uno ad uno
ed incassettandoli in maniera che restino integri dalla vigna alla cantina.
Arrivati in cantina si scelgono i “Penzoli” i grappoli che hanno il raspo fatto in maniera da poter essere appeso ad i fili e gli altri invece che verrano distesi sul canniccio, tutto come una danza, un tutto come in una coreografia lenta e misurata.
Un vino che sarà pronto tra 5 anni, 5 anni tra fermentazione ed invecchiamento nella stessa botte
Si è già fatto le 18:00 la vinsantaia inizia a rifiorire di colori il verde e l’oro illuminati dai raggi del sole all’orizzonte sui Monti del Chianti, disegnando giochi di luce ed ombre: i grappoli, diafani, sembrano brillare di luce propria, come gemme preziose di un forziere.