…ecco, ed io che credevo che fosse stata un estate da record

Montaio - toscana igt - 2003Dopo tutto il caldo di giugno, luglio ed agosto…e gli ultimi 10 giorni di tregua di settembre,

arriva il CNR,  e afferma scientificamente che l’estate 2012 si attesta al secondo posto nella classifica delle più calde degli ultimi due secoli con una anomalia di +2.32 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000.

Prima “imbattuta” in classifica è ancora l’estate 2003, che fece segnare +3.72 gradi rispetto alla media. 

Il ricordo del 2003 è vivissimo, sembra ieri che ho vinificato per la prima volta in vasca di acciao per poi affinare il vino in legno.

Per la prima volta si faceva il vino alla maniera moderna, con i fermentini chiusi, pigiadiraspando a macchina (e non a piedi) e poi i  rimontaggi…ed i lieviti selezionati….ed il delestage: pratica sconosciuta fino ad allora, una parola romantica e piena di charme, forse una cosa per fare il vino alla francese, forse?! Praticamente una operazione molto più semplice: separare le vinacce del mosto per far abbassare la temperatura di qualche grado per poi rimetterle insieme nello stesso fusto dopo qualche ora, senza che la fermentazioni si interrrompa.

In cantina mancavano un sacco di equipaggiamenti tecnici, come anche, e soprattutto le nozioni tecniche di base da parte mia. Fu davvero difficile mantenere contenute le temperature durante la fermentazione, tanto che ci vollero numerosi delestage ed acqua corrente sui fusti.

Le uve all’arrivo in cantina a fine mattinata erano calde e sovramature. Nonostante lo spessore delle bucce…troppo fu lo zelo nel volerle diraspare velocemente, e successivamente di voler estrarre colore e corpo…tanto che la gran parte delle bucce si disintegrarono e ci volle quasi un giorno intero per svinare 2000 litri di vino.

Mentre i miei nonni (bisnonno e nonno) con le facce scure sull’uscio della cantina mi dicevano: “in codesto modo Noi non ci si mette le mani, a no” e “cose da pazzi, ma te non fai ìl vino, tu lo fatturi”

Secondo Loro erano pratiche troppo diverse da quelle utilizzate fino ad allora, quasi inconcepibili…ma di vino ne avevano fatto e lo avevano visto fare avendo lavorato alla Fattoria La Pesanella, alla Fattoria di Vistarenni, ed al Castello di Brolio del Barone Ricasoli.

Nonostante tutto e tutti le prime 720 bottiglie furono imbottigliate nel marzo 2005, sembrava d’aver fatto un impresa eccezionale, era un vino forte e potente, colorato, grosso; ma con dei TANNONNI ruvidi come carta vetrata, quelli non eran tannini no, lasciava una bocca asciutta…prosciugata termine giusto, però l’impresa era stata avviata e tutto iniziava ad esser coinvolgente.

Oggi mentre scrivo in amarcord siam qui ad aspettare, giorno dopo giorno analizzando i dati,comparando curve di maturazione, assaggiando le uve, toccando la polpa degli acini, osservando la colorazione dei vinaccioli.

Per il 2012 la superficie da vendemmiare sarà circa 4 ettari, 8 volte tanto quella coltivata nel 2003

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