“Quel poroso terren facile a ber
L’umor del pari, e ad esalarlo in lieve
Nebbia sottil che di tappeto erboso
Verdeggia ognora, nè giammai di scabra
Ruggine offende il vomero che il solca,
Si presterà, se coltivando il provi,
A qual uso vorrai: facile a gli olmi
E a le viti ei sarà, di pingui ulivi
Lieto e fecondo, e a pascere la greggia
Del par disposto, ed a soffrir l’aratro.”
Virgilio – Georgiche Libro II (I secolo a.C.)
Traduzione di Clemente Bondi (1801)